Crotone, Corigliano Calabro, Vibo Marina
La Calabria e i suoi porti: nel cuore della Magna Grecia
L’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio riunisce i Porti di Crotone, Corigliano Calabro e Vibo Marina, sulla costa tirrenica e ionica.
Crotone
Il porto di Crotone è il porto della Magna Grecia che si affaccia sulla parte centrale della costa ionica calabrese. La città è l’erede della greca “Kroton”, di fondazione achea, che ha conosciuto il momento di maggior splendore con il governo di Pitagora. Pochi chilometri separano il porto da Capo Colonna, dove sorgeva l’importante santuario di Hera Lacinia; la colonna di un tempio dorico svetta nel sito archeologico; la costa circostante rientra nel perimetro della Riserva Marina di Capo Rizzuto.
Corigliano Calabro
Il porto di Corigliano Calabro è situato nell’alto ionico della Calabria. Corigliano Calabro è un borgo situato a 210 metri sul livello del mare. Costruito come fortezza militare nel 1073, il Castello di Corigliano subì nel tempo una serie di trasformazioni. Il suo territorio rientra nella zona di produzione del Bruzio DOP, dell’olio extravergine di oliva e della liquirizia calabrese. Si tratta di un’infrastruttura strategica, data la posizione che la rende attrattiva anche per il traffico delle navi da crociera e del diporto. Il Golfo di Corigliano Calabro è posizionato vicino a due importanti parchi nazionali: Il Parco della Sila e il Parco del Pollino.
Vibo Marina
Il porto di Vibo Marina si trova nella parte meridionale del Golfo di Lamezia Terme
Le radici della città sono molto antiche e risalgono al Neolitico (VI millennio a.C.), ma consistenti tracce ancora oggi visibili sono le mura greche del VI secolo a.C., identificabili nella pianta circolare delle torri. Numerosi sono i palazzi patrizi che compongono il centro storico e che permettono al visitatore di avvicinarsi gradualmente al suo Castello. Come gli antichi centri greci, il castello normanno-svevo sorge sull’acropoli per avere il controllo totale del territorio circostante. Dal 1969 il castello è sede del Museo Archeologico Statale.
