Palermo, Termini Imerese, Trapani, Porto Empedocle

Palermo

La riqualificazione del porto di Palermo è il risultato di opere progettate e realizzate in tempi record e utili al mercato perché condivise con i player che sul mercato operano, e che fanno dello scalo un mix di modernità nell’erogazione dei servizi ed eccellenza nell’ambito dell’accoglienza ridando a Palermo la certezza di tornare a essere una realtà economica produttiva e generatore di occupazione vera. Con 30 milioni di euro di investimento si è appena concluso l’imponente intervento sul molo Trapezoidale – l’area che ha cambiato totalmente il volto della zona sud del porto – destinata esclusivamente al traffico di cabotaggio nazionale e alle crociere, che diventerà un concentrato di attrazioni: un parco archeologico, un convention center, ristoranti e negozi dove si potranno acquistare le eccellenze siciliane dell’enogastronomia. Attività di riqualificazione ambientale che si aggiungono ai precedenti interventi di dragaggio del bacino Crispi 3 , ai lavori per la realizzazione del terminal aliscafi e del terminal passeggeri che insistono sulla rinnovata banchina Sammuzzo. Il Terminal crociere è stato totalmente adeguato e rimodernato: una riqualificazione sofferta, tra sequestri e lavori interrotti: oggi ospita anche due navi XL in contemporanea, cioè 12 mila passeggeri, a pieno carico. È uno strumento utile al mercato, pur rimanendo un “monumento” nel cuore del porto e, quindi, nel cuore della città. Un luogo da vivere. È stata data in concessione a due tra le più grandi compagnie al mondo, Costa e MSC che, con la società West Sicily Gate, la gestiranno per i prossimi 30 anni con l’obbligo di portare il numero dei passeggeri a un milione e mezzo nei quattro porti. Il traffico crocieristico, molto penalizzato dall’emergenza sanitaria, è ritornato più forte di prima e si lavora perché la West Sicily Gate possa realizzare gli ambiziosi progetti che si è prefissata e che riguardano non solo l’incremento dei passeggeri ma anche l’impegno perché i porti della Sicilia occidentale diventino degli home port, creando un ulteriore indotto. Anche l’intervento di interfaccia città-porto è in corso, questo riguarderà la progettazione delle infrastrutture dedicate all’accesso stradale e alla movimentazione di autocarri e merci, le nuove aree di parcheggio per camion e i nuovi marciapiedi ma anche altre infrastrutture come aree verdi, cantieri di controllo e cancelli, coperture a sbalzo. Il progetto crea per la comunità un miglioramento del decoro urbano e della qualità della vita; una riduzione dei tempi di attesa all’imbarco e allo sbarco e della congestione prodotta dalle attività portuali e dalle interferenze con il traffico cittadino. E fa cadere le barriere che separano il porto dalla città. Infatti per “ricucire” lo spazio tra l’agglomerato urbano e il fronte a mare verranno realizzati passerelle, percorsi separati, terrazze, scale mobili e verde.

Termini Imerese

Una terra che da tempi immemori ammalia i viandanti, una storia le cui origini si confondono con il mito, tra capolavori dell’uomo e bellezze naturali. Un distillato di arti e saperi: questo è Termini Imerese con il suo territorio che spazia dal mare alle montagne delle Madonie con le loro eccellenze. Sono state appaltate due importanti opere che riguardano il completamento del molo foraneo e il prolungamento del molo sottoflutto, i cui lavori sono in avanzata fase di esecuzione. Il Documento di Pianificazione strategica e di Sistema contiene un progetto che cambierà il volto del porto di Termini Imerese ricucendo l’atavica ferita tra porto e città, puntando molto più che sul potenziamento commerciale, sulla riqualificazione e sulla rigenerazione urbana, necessarie allo sviluppo della città-porto di Termini, porta d’ingresso da mare delle Madonie. Il “nuovo” scalo è stato ridisegnato con impegno e dedizione e sempre con impegno e dedizione, uniti a velocità e serietà, l’Autorità è pronta a realizzarlo come sta facendo negli altri scali di competenza.

Trapani

Un territorio zeppo di archeologia, arte, paesaggi, enogastronomia di qualità quello di Trapani e di tutta la sua provincia, di cui l’Adsp vuol far conoscere le potenzialità inespresse, movimentando i traffici dopo un riordino e una riqualificazione del porto, cancello di un territorio che abbraccia meraviglie come le aree archeologiche di Segesta e Selinunte e la loro infusione nel mondo classico, l’isolotto di Mozia, avamposto fenicio. Ma anche il centro storico di Trapani recuperato, o di Erice con il suo assetto medievale. A Trapani l’AdSP ha avviato una lettura dei rapporti tra storia e trasformazione, perché anche qui il racconto della città parte dal porto, luogo centrale da cui ripensare il futuro. È alta l’attenzione dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale su questo scalo, come testimoniano l’intenso lavoro e gli investimenti sostenuti per la necessaria manutenzione, l’adeguamento dei fondali, i dragaggi e le infrastrutture ricettive necessarie a transitare da un concetto obsoleto di porto a quello di scalo moderno e accogliente. L’AdSP ha realizzato nel 2018, dopo solo otto mesi di lavoro, il Fast Ferry Terminal e, a seguire,  è avvenuta nel 2021 la riqualificazione del terminal passeggeri. Il prossimo obiettivo sarà il restyling del waterfront che darà un nuovo volto alla città. Tanta attività pone le basi perché il porto più occidentale della Sicilia diventi uno scalo crocieristico complementare a Palermo, con l’ulteriore possibilità di specializzarsi in porto contenitori, disponendo di una vasta area alle spalle da destinare a tale funzione.

Porto Empedocle

Turisticamente Porto Empedocle si trova a una manciata di chilometri dalla Valle dei Templi di Agrigento, dalla casa di Pirandello, dalla Scala dei Turchi – la scogliera calcarea bianca scolpita dal vento e dal mare – dagli scavi archeologici di Eraclea Minoa, dalla Riserva naturale del fiume Platani con le sue dune, bellezze create dalla mano dell’uomo e dalla potenza della natura. A Porto Empedocle con l’inaugurazione del terminal passeggeri avvenuta nella primavera del 2023 Empedocle può confermare, accanto a quella commerciale, la sua vocazione di porto passeggeri, sia per il cabotaggio nazionale verso le Pelagie che di naturale hub crocieristico di nicchia al centro di un territorio dall’offerta storico-culturale di livello mondiale. Avviata la procedura amministrativa propedeutica all’avvio del  dragaggip dei fondali  a -11,5, la demolizione di strutture fatiscenti con il disegno di farne un porto verde dove rigenerare energie. La realizzazione di un deposito costiero GNL, a servizio delle navi dual fuel, rappresenta una grande opportunità di sviluppo per Porto Empedocle sia per l’entità dell’investimento complessivo sia in termini di indotto. Oggi il porto è dotato di una piattaforma logistica per i giacimenti Argo e Cassiopea per assicurare futuro e volumi ed in generale un traffico commerciale il più stabile possibile. 

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