Oggi a Roma la sesta edizione di Shopping Tourism – il forum italiano [COMUNICATO STAMPA]

Oggi, 15 dicembre, presso la sede di Confecommercio – imprese per l’Italia a Roma si è tenuta la sesta edizione di   Shopping Tourism – il forum italiano, in partnership con Enit e in collaborazione con il Sistema Confcommercio. Il Presidente di Risposet Turismo, Francesco di Cesare, ha preso alcuni dati in anteprima sul fenomeno dello shopping tourism in Italia. 

Il comunicato stampa ha fatto emergere come crescano i luoghi dello shopping, salga la spesa media dei turisti in vacanza e aumentino i progetti a loro dedicati:

  • Nel 2025 si sfioreranno i 100 outlet village e department store
  • Il 91% degli statunitensi in viaggio in Italia non rinuncerebbe all’acquisto di prodotti
    tipici
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«Il turismo legato allo shopping consente di amplificare tutta la portata valoriale del Made in Italy. Armonizzare l’offerta turistica con i prodotti che sono rappresentazioni dell’immagine dell’Italia è un atto di consapevolezza dell’esclusività italiana e di tutte le espressioni creative, produttive, artistiche della nostra Penisola. Abbiamo il dovere di diffondere questa immagine nel panorama internazionale nel migliore dei modi anche offrendo pacchetti integrati con le meraviglie del lifestyle italiano che si traducono in prodotti concreti. L'espansione del turismo legato allo shopping rappresenta una chiave strategica per lo sviluppo economico italiano. Introdurre politiche che agevolino l'accesso a circuiti di spesa di livello internazionale così come il miglioramento dell'infrastruttura per facilitare gli spostamenti e collaborare con brand globali può aumentare l'attrattiva dei territori. L'implementazione di programmi di marketing mirati, incentivi fiscali e partnership con operatori del settore sono fondamentali per stimolare il flusso turistico legato allo shopping e garantire un impatto positivo anche sulle dimensioni locali. Inoltre grazie all’introduzione del servizio Tax Free Shopping si promuove un ulteriore incremento dei flussi dell’incoming da tutti quei Paesi altospendenti nel nostro Paese che investono nell’acquisto di prodotti Made in Italy».
Ivana Jelinic
Presidente e CEO ENIT
«I dati relativi al binomio turismo & shopping che raccogliamo nella nostra costante attività di ricerca e di analisi delle fonti fanno emergere indicatori positivi sia dal lato dell’offerta che della domanda. Abbiamo notato quest’anno una particolare dinamicità del settore con un aumento del numero di eventi, di nuovi progetti e iniziative speciali lanciate, su tutte, quelle dei luoghi temporanei dello shopping, la sempre più ricorrente ibridazione tra shopping e ristorazione e lo sviluppo di collaborazioni volte a cogliere la propensione alla spesa dei turisti. Questo rischia di aprire un gap tra le realtà attive e pronte ad investire rispetto a quelle che si limitano a sfruttare il proprio vantaggio di localizzazione. Shopping Tourism – il forum italiano si propone da sempre come un momento di confronto, analisi e dibattito sul settore attraverso il quale tutti gli operatori del settore possono trarre utili spunti per crescere in questo comparto»
Francesco di Cesare
Presidente Risposte Turismo
«I dati sulla spesa Tax Free gennaio-novembre 2023 evidenziano in modo tangibile l'appeal dell'Italia come meta per il turismo dello shopping di lusso. In questo segmento il recovery della spesa Tax Free ha raggiunto il 124% rispetto al 2019, trainato dall'incremento significativo dello scontrino medio (+21%). Ha guidato la ripresa il nuovo mix di nazionalità, grazie soprattutto ai turisti provenienti dagli Stati Uniti e dai Paesi del Golfo, che contribuiscono per il 26% e l'11% del Tax Free Shopping lusso totale. La spesa tax free di americani e arabi ha più che raddoppiato quella del 2019, con un recovery rispettivamente del 263% e del 224%. Aumentano anche i loro scontrini medi: 2.900 euro (+38%) per gli americani e 4.200 euro (+26%) per gli arabi. Crescono infine i viaggiatori internazionali più giovani appartenenti alla Generazione Z: in questa fascia troviamo il 22% degli shopper arabi e il 15% di quelli americani. L’attesa è per il definitivo ritorno dello shopper cinese, già in fase di ripresa moderata: oggi il suo recovery della spesa tax free per i prodotti lusso è del 44%».
Denise Bolandrina
Marketing Sales Director Italy di Global Blue

Leggi il comunicato stampa del 15 dicembre

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